La flora del Parco, ricca di oltre mille specie di piante, per oltre l’80% spontanee fra cui specie protette e molto rare, annovera anche oltre 160 piante che possiedono proprietà medicinali, note anche come specie officinali. Questo patrimonio botanico, tenuto conto anche delle oltre 140 piante commestibili selvatiche già trattate nel quaderno n. 9, insieme alla componente vegetazionale nel suo complesso, è una ricchezza che appartiene a tutti e che deve essere fatta conoscere, salvaguardata e valorizzata. In una pianura ormai definita “steppa coltivata”, la presenza delle acque di un grande fiume, dei fontanili, della ricca rete idrica minore e dei boschi e delle siepi che le seguono ricoprendo vaste zone (le Riserve Naturali), sponde, di ambienti asciutti come le radure, i sabbioni ed i ghiaieti, l’aumento della diversità biologica è notevole ed estremamente importante anche per la fauna e l’equilibrio della Natura. Il consumo del territorio, l’inquinamento ed il degrado hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni allarmanti e, per fortuna, sembra che anche molte persone abbiano raggiunto la consapevolezza che occorre fermare o rallentare un atteggiamento tanto sconsiderato verso le risorse e raggiungere uno sviluppo più consapevole, più armonico, più rispettoso del pianeta e dell’uomo. Siamo convinti che i primi attori di questo nuovo modo di pensare e di agire debbano sorgere dalla Scuola e dalla Famiglia, quali valori fondanti dell’educazione civica, della cultura e dal rispetto. Questo Quaderno è stato realizzato grazie alla collaborazione scientifica di Eugenio (Enio) Zanotti, studioso del Centro Studi Naturalistici Bresciani, botanico e micologo, autore di numerosi pubblicazioni divulgative e scientifiche relative al nostro territorio e collaboratore del Parco per attività didattico-educative e sperimentali.
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