SI INAGURA IL 3 GIUGNO ALLE ORE 11 IL PONTE CHE COLLEGA LE LOCALITA’ DI MONTICELLI D’OGLIO E MONASTEROLO.
OPERA FORTEMENTE VOLUTA DAL PARCO OGLIO NORD E FINANZIATA DA BRE-BE-MI SPA CON LA COMPARTECIAPZIONE DEI COMUNI DI VEROLAVECCHIA E ROBECCO D’OGLIO
Il fiume Oglio è un corridoio verde che attraversa la Lombardia orientale e rappresenta uno straordinario strumento di turismo, ricco di castelli e borghi fortificati, chiese e panorami naturalistici ancora intatti.
Nel tratto interessato dal Parco Regionale Oglio Nord, che parte dallo sbocco del lago d’Iseo sino a Gabbioneta Binanuova nel Cremonese, e Seniga nel Bresciano, una rete di percorsi pedonali e ciclabili permette di conoscere da vicino un territorio ideale per le famiglie, da scoprire a cavallo, in mountain bike o semplicemente a piedi. Per i più intrepidi esiste la possibilità di percorrere tratti di fiume con piccole imbarcazione a remi, canoe, gommoni e kayak.
In questo scenario l’itinerario che collega Verolavecchia a Robecco d’Oglio, in particolare le rispettive frazioni di Monticelli d’Oglio e Monasterolo, è un tracciato di oltre 4 km, completamente ciclabile e si caratterizza per il ponte sul fiume Oglio. Si tratta di una passerella ad unica campata di 45 metri. “È un progetto promosso dall’Ente Parco Oglio Nord e finanziato da BRE-BE-MI S.p.A. come opere di compensazione per la realizzazione dell’Autostrada A35, e in parte dai Comuni di Verolavecchia e Robecco d’Oglio” sottolinea Luigi Ferrari, presidente del Parco. Nella zona da secoli esiste un porto fluviale, non come lo si potrebbe intendere, ma come attracco di un traghetto che consentiva a persone e cose di andare da una sponda all’altra dell’Oglio. Sino all’Ottocento il controllo del porto era un beneficio di cui godevano i proprietari delle terre che davano sul fiume poiché da esso derivavano ricavi e pedaggi. Ma soprattutto questo tratto di fiume era rilevante dal punto di vista politico, in quanto era uno dei pochi punti di attraversamento tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano. Percorrere i 4 km nella natura permette così di scoprire anche elementi della nostra storia più recente. “Siamo particolarmente orgogliosi di avere permesso la realizzazione dell’opera”, ricorda Francesco Bettoni, presidente di BRE-BE-MI. “Questo è uno dei tanti interventi che la società di cui sono Presidente sta finanziando per accelerare lo sviluppo turistico di aree potenzialmente straordinarie”.
Un turismo 2.0, che ha la necessità di scoprire luoghi naturali da percorrere con lentezza a pochi passi dalle città più importanti del nord Italia. Un’occasione da non perdere per il definitivo rilancio dell’area in prospettiva verde.
Il Parco Regionale Oglio Nord si snoda lungo le provincie di Bergamo, Brescia e Cremona ed è composto dal territorio di 34 Comuni. Per secoli luogo di confine dove si sono incontrate e arricchite le culture alimentari delle tre città lombarde, oggi il fiume Oglio rappresenta forte elemento di coesione rappresentando un territorio da conoscere sotto l’aspetto turistico. Un turismo lento, da realizzare magari in bicicletta lungo i percorsi ciclabili che caratterizzano il Parco; o a piedi, alla ricerca di animali e fiori che facilmente passerebbero inosservati. E poi, a testimonianza di quei secoli passati, rocche e castelli esibiti come importanti impronte di un aristocratico passato.
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