(LNews – Milano, 09 nov) L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi è intervenuto oggi al convegno di presentazione della “Giornata sul pastoralismo”, che si celebrerà in Lombardia sabato 11 novembre.
“L’obiettivo principale di questa iniziativa – spiega l’assessore Beduschi- è raccontare ai non addetti ai lavori un pezzo della nostra storia ma anche del nostro presente. La pastorizia è un mestiere antico, nel quale lavoro e vita sono un tutt’uno. Un ‘sacrificio’ che ci dona prodotti tradizionali rari e di qualità ma che fa dei pastori anche i custodi del paesaggio, della biodiversità contenendo vegetazione invasiva e di una cultura che nelle grandi città è ormai dimenticata”.
La giornata del pastoralismo è stata istituita con legge regionale 14/2022. Obiettivo, tutelare e valorizzare un comparto, l’alpeggio e la transumanza quali attività tradizionali dei territori della Lombardia. Senza dimenticare di diffonderne i valori culturali.
“Oggi – prosegue l’assessore Beduschi – in Lombardia sono presenti circa 110.000 capi ovini, un patrimonio rimasto praticamente intatto rispetto a un secolo fa. Grazie alla pastorizia diversi territori non sono stati abbandonati dall’uomo, consentendo così di preservare il fragile equilibrio ambientale e idrogeologico delle nostre montagne, così come il paesaggio e la storia rurale della pianura”.
Tra gli obiettivi della legge, anche quello di sostenere economicamente progetti in favore dei pastori e dei conduttori d’alpeggio che eseguono opere di manutenzione del territorio in accordo con gli enti locali competenti. Nel 2023 sono stati attivati otto progetti relativi al triennio 23/25, con un contributo di 211.000 euro. La Regione, inoltre, promuove l’individuazione di percorsi di transumanza in accordo con gli enti locali, per garantire il libero passaggio delle mandrie e delle greggi e il pascolo in aree idonee.
“Un aspetto su cui lavorare – ricorda Beduschi- è quello della valorizzazione della lana. Oggi la quasi totalità di quella delle pecore autoctone non ha uno sbocco economico e solo per la Lombardia parliamo di circa 150 tonnellate all’anno. Occorre trovare nuovi utilizzi per questa risorsa che soffre la concorrenza di lane estere e la mancanza di impianti per poter essere trattata”.
“L’iniziativa di quest’anno – conclude Alessandro Beduschi- è solo la prima. A partire dal 2024 porteremo i pastori nelle città. Anche attraverso iniziative come convegni, mostre e installazioni. Vogliamo infatti raccontare questo mondo e la sua importanza anche a chi non lo ha mai conosciuto”.
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