In questi primi mesi dell’anno si stanno ultimando gli interventi attivi di contenimento di specie acquatiche alloctone e in particolare del pesce siluro (Silurus glanis), specie notoriamente invasiva e dannosa per la fauna ittica autoctona. Attraverso diverse campagne di cattura che hanno avuto avvio nel 2018 grazie al finanziamento regionale pari a € 63.000,00, è stato possibile contenere la diffusione del siluro in gran parte del fiume, con la conseguente rimozione della maggiore biomassa alloctona. Le campagne di cattura sono state condotte in concomitanza con le attività di analisi e monitoraggio delle specie autoctone.
Le attività di contenimento sono state effettuate attraverso tecniche di elettropesca diurna poiché più efficace in termini di numero di esemplari catturati e di biomassa totale catturata per singola uscita; le campagne di cattura sono state condotte da imbarcazione ma anche da terra, in relazione alle caratteristiche idromorfologiche sei singoli tratti fluviali ed alle portate presenti. Il metodo, applicato da esperti qualificati ed autorizzati, è efficace e risulta innocuo per i pesci, che possono così essere rimossi o messi in libertà, una volta identificata la specie rispetto all’obiettivo di intervento. Questo sistema di pesca, come noto, si basa sull’effetto che un campo elettrico produce sul pesce: mediante un elettrostorditore alimentato da un motore a scoppio o da una batteria viene generato un campo elettrico tra due elettrodi, tra i quali si stabilisce una corrente elettrica nell’acqua che ha l’effetto di richiamare/stordire i pesci, rendendone possibile la cattura. Dopo pochi istanti l’effetto passa quindi il pesce, qualora appartenente a specie non oggetto di prelievo, torna nelle condizioni di piena vitalità.
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