Castello Barbò – Pumenengo Bg

  • castello_pumenengo3-300x2001
  • castello_pumenengo4-300x2251
  • castello_pumenengo5-300x1991

Luogo Categoria: Castelli

Profilo
Profilo
Foto
Mappa
Recensioni
Inserzione correlati
  • La posizione del castello di Pumenengo ha caratterizzato anche la sua planimetria: situato su un terrapieno lambito dal Naviglio Pallavicino, sovrastante la vallata che conduce al fiume Oglio, il castello non presenta la classica pianta quadrata con una torre per angolo  che, invece, caratterizza gli altri edifici fortificati di pianura. La pianta del castello di Pumenengo è trapezoidale e presenta solamente tre torri, di cui di una, quella di nord-est, rimane solo qualche traccia, mentre le altre due sono ancora ben visibili. Alla mancanza della torre di sud-est si sopperiva con una massiccia scarpatura realizzata con una tessitura muraria differente da quella impiegata nel resto della costruzione.

    Le notizie storiche relative al castello risalgono al XVI secolo, ma è molto probabile che quanto vediamo noi oggi sia l’ampliamento di una precedente fortificazione ancora più antica, resasi necessaria a causa dei continui conflitti che si generavano a causa del controllo sul passaggio del fiume con il borgo di Rudiano.

    L’accesso al castello avviene da ovest, più precisamente da un ponte, che va a sostituire il vecchio ponte levatoio. Accanto ad esso sono ancora ben visibili i resti della pusterla, sorta di passaggio pedonale che conduceva anch’essa al rivellino, ancora ben visibile e conservato, che permetteva di isolare i nemici qualora riuscissero a superare la prima barriera di difesa, il ponte levatoio. Una volta chiuso il rivellino tramite ponte levatoio e, dalla parte opposta, tramite una grata, i malcapitati si sarebbero trovati impossibilitati a proseguire nel loro attacco.

    I Barbò hanno risieduto quasi ininterrottamente all’interno dell’ala meridionale dell’edificio, tranne che per un breve periodo di circa vent’anni, dal 1400 al 1425, quando il castello viene preso da Cabrino Fondulo, originario di Soncino, appartenente ad una famiglia della fazione opposta, quella ghibellina.

    La parte meridionale è l’unica a avere subito dei rimaneggiamenti: nei locali al piano terra che oggi ospitano la biblioteca comunale si possono trovare stanze voltate ad ombrello, realizzate nel XVII secolo. I piani superiori sono stati decorati nell’Ottocento e presentano vedute del complesso nel medesimo secolo. L’ala meridionale era inoltre dotata di portico, come dimostrano gli archi a tutto sesto che si vedono in quest’ala. Un grande ambiente voltato a botte nel seminterrato meridionale con asse est- ovest si trova accanto ad una cappella castellana, in cui si possono ammirare tracce di decorazioni parietali, piuttosto degradate, raffiguranti decorazioni e una Madonna con Bambino in trono che, per quanto di difficile lettura, sembra risalire ai primi anni del XVI secolo. I corpi a nord e ad est ospitavano locali di servizio e per uso agricolo. La torre di nord-ovest veniva utilizzata come prigione e una scala esterna permetteva di accedere ai piani superiori.

  • Nessuna voce trovata

    Spiacenti, non abbiamo trovato alcuna voce. Modifica i criteri di ricerca e riprova.

    Mappa Google non caricata

    Spiacente, impossibile caricare le API delle mappe Google.

  • Lascia una Recensione

    Your email address will not be published. Required fields are marked